‘Comprare piacere’, la storia della prostituzione dal Medioevo ad oggi

Il mondo della prostituzione è vasto e molto ampio, e presenta al suo interno decine e decine di sfaccettature diverse, come del resto è facile intuire se si da uno sguardo attento alla sua storia ed a come essa si è sviluppata nel corso dei secoli; il sociologo nonché emerito Professore all’Università di Bologna Marzio Barbagli ci regala una bellissima storia su questo tema nel suo libro Comprare piacere, pubblicato dalla casa editrice Il Mulino il 15 Ottobre 2020.

Comprare piacere parla del ‘mestiere più antico del mondo’ e delle varie trasformazioni che esso ha subito nel corso della storia, rapportando il tutto alle condizioni sociali in cui si viveva, ed alla sua evoluzione in base alle leggi, alla moralità, ed ai costumi dell’epoca; è molto interessante coglierne tutte le sfumature e cercare di viaggiare indietro nel tempo per potersi immedesimare in questo bellissimo quadretto descrittivo di tutto ciò che riguarda il mercato del sesso ed il suo sviluppo.

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Chi è Marzio Barbagli?

Marzio Barbagli è nato a Montevarchi, in provincia di Arezzo, il 16 Giugno 1938, e nel corso della sua brillante carriera di Professore emerito di sociologia all’Università di Bologna ha scritto numerosi saggi su svariate tematiche sociali, tra cui vale la pena citare Sistema scolastico e struttura sociale, Famiglia e mutamento sociale, Immigrazione e sicurezza. La sua formazione è avvenuta presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Firenze, dove si è laureato dibattendo una tesi di sociologia.

Fresco laureato, Barbagli ha lavorato per lungo tempo presso la Garzanti come traduttore di opere in lingua tedesca, e negli anni tra il 1968 ed il 1970 ha diretto l’Istituto di ricerca Carlo Cattaneo di Bologna, con il quale continua a collaborare ancora oggi. Ha inoltre insegnato sociologia anche all’Università di Urbino, per poi passare ad occupare stabilmente la cattedra di sociologia all’Università di Bologna. Nel 1980 la nota casa editrice Zanichelli gli affida la direzione generale di tutta la collana dedicata alla sociologia, ed a lui viene anche conferito il titolo di Professore emerito dall’anno 2012.

Le prostitute e le città

Il libro traccia il percorso del mercato del sesso dall’età medievale ad oggi, e lo fa rapportandolo all’evoluzione dei costumi, delle leggi, e dello stato sociale in cui esso si perpetrava; Comprare piacere infatti, analizza le variazioni di domanda ed offerta in base a vari fattori come lo sviluppo delle città e dell’economia, le guerre, le censure imposte dalla Chiesa, l’era industriale di fine Ottocento, fino ad arrivare a quella che è la condizione sociale delle prostitute oggi.

Barbagli sottolinea come il mercato del sesso sia sempre stato tendenzialmente un fenomeno cittadino’, avendo le città luoghi ‘movimentati’ come mercati, porti, caserme, chiese, esercizi commerciali, ma osserva anche che molte delle prostitute che offrivano i loro servizi non erano originarie della città in cui svolgevano la loro professione, ma quasi tutte straniere. Fatto sta che il concetto di meretrice iniziò ad essere associato a quello di una vita marginale fatta di delinquenza, alcool, gioco d’azzardo, dando inizio poi a quell’altro triste fenomeno che tutti conosciamo come ‘sfruttamento della prostituzione’.

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L’evoluzione del mestiere di prostituta

Chiamiamole taverne, lupanari, osterie, locande, ma alla fine il principio era sempre lo stesso; il gestore consentiva alle ‘donne di piacere’ di intrattenersi all’interno del suo esercizio commerciale, e loro ricambiavano riconoscendogli una piccola percentuale sui servizi sessuali che esse offrivano ai clienti; la cosa funzionò bene per lungo tempo, poi la chiesa, il proibizionismo, le guerre, misero fine a questa antica usanza.

Non si è mai riuscito a capire perché ogni qual volta si sia cercato di legalizzare in qualche modo, o quantomeno regolarizzare il mestiere della prostituta, sia sempre venuto fuori un qualcosa che bloccava sul nascere tale iniziativa; erano forse i primi segnali di una segreta volontà da parte dello stato di voler anch’esso lucrare sulla prostituzione? Sono in molti a farsi questa domanda, perché in effetti il ‘mercato del sesso’, visti i notevolissimi introiti che ancora oggi vanta, è un ‘affare’ troppo grande per lasciarlo nelle mani della malavita organizzata, cosa che è invece accaduta.

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